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Effetto Placebo Per il Sollievo Dal Dolore, senza Farmaci

Molti pazienti gravemente malati avvertono nausea, spesso senza vomito. I medici farmaciperdolori.com/voltaren devono routinariamente fare uno screening per depressione e pensieri suicidi dei pazienti gravemente malati. Per valutare l’impatto sul dolore della meditazione mindfulness e dell’auto-ipnosi, i medici hanno coinvolto 244 partecipanti che erano in cura presso l’ospedale universitario a causa di dolori incontrollabili sorti in seguito a disturbi, malattie o procedure chirurgiche. I pazienti sono poi stati suddivisi a caso per ricevere una breve sessione scritta riguardante uno dei tre interventi previsti: meditazione mindfulness (o di consapevolezza), suggestione ipnotica o educazione al controllo del dolore. I pazienti che hanno subito degli interventi chirurgici a livello addominale possono soffrire di dolore inguinale e lombare che si estendono alle gambe. Per dunque osservare se e come i pazienti oncologici potessero trovare sollievo da interventi alternativi, i ricercatori del College of Korean Medicine, presso la Kyung Hee University di Seoul (Corea), hanno condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati su Integrative Cancer Therapies. Coob, in uno studio in doppio cieco su 17 pazienti sofferenti di angina pectoris, ha analizzato l'efficacia della legatura delle arterie mammarie in confronto con un intervento placebo consistente nella semplice incisione cutanea con sutura. Nell’indagine Mumsnet, il 62% delle donne ha dichiarato che il proprio reparto postnatale era insufficiente e il 19% ha dichiarato che il soggiorno in ospedale ha influenzato la propria salute mentale.

Nel frattempo i suoi dolori aumentavano: in tre le avevano promesso che le avrebbero somministrato qualcosa, ma nessuna di loro lo ha fatto.“A metà mattina stavo sperimentando gravi crampi addominali” - racconta Kelly Derry - “Sapevo che era normale dopo una nascita naturale, perché era il mio terzo figlio, ma all’ora di pranzo, sei o sette ore dopo, non ce la facevo più”. C’è poi la vicenda di Lauren Woodley, 30 anni, segretario legale di Chalfont St Giles, Buckinghamshire, che è rimasta in coma per più di nove ore dopo la nascita nel febbraio 2016. La mamma di tre figli, sposata, aveva subito quattro giorni di travaglio prima che suo figlio Alex nascesse a 37 settimane con parto cesareo. “Anche se la gravidanza era stata problematica, ed era una nascita prematura, ero pienamente preparata”, spiega la donna, che però sottolinea che non si sarebbe mai aspettata di essere praticamente abbandonata nel reparto di farmaciperdolori.com/ maternità. I risultati hanno mostrato che nei pazienti sottoposti a massaggio vi era una significativa riduzione del dolore da cancro, rispetto a nessun trattamento con massaggio o a un trattamento convenzionale. Era indispensabile un aiuto; era necessario un conforto. Solo l’8,5 per cento della spesa totale per la cura della maternità in Inghilterra va in spese che riguardano quello che avviene dopo il parto: “È assolutamente inaccettabile che le nuove mamme non siano adeguatamente curate nei reparti post-natali”, ragiona Elizabeth Duff, che si occupa di politiche riguardanti la natalità.Il Royal College of Midwives ritiene che sia necessario investire molto di più per aiutare a raggiungere i migliori risultati per la madre e il bambino e attraverso il suo direttore generale Cathy Warwick evidenzia “l’infelicità” delle donne con le “attuali cure post-natali”.

Spiega Justine Roberts, fondatore della Mumsnet, che negare alle madri gli standard fondamentali di cura nei reparti di maternità è solo la punta di un iceberg molto preoccupante. I medicinali cannabinoidi sono acquistati dalla farmacia ospedaliera o dell'azienda sanitaria di appartenenza dell'assistito e posti a carico del SSR qualora l'inizio del trattamento avvenga nelle strutture ospedaliere o in quelle alle stesse assimilabili, e in caso di prolungamento della cura dopo la dimissione. Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di condurre uno studio più allargato, coinvolgendo un campione di migliaia di pazienti in cura presso diversi ospedali del Paese, per dimostrare l’efficacia di questo approccio e ridurre così il ricorso ai farmaci oppiacei contro il dolore. SCELTE OBBLIGATE - Talvolta, quella di trovare delle alternative ai trattamenti tradizionali contro il dolore da cancro è quasi una scelta obbligata. Questa una delle proposte: “Se dobbiamo investire in una migliore assistenza post-natalizia per le donne, dobbiamo investire in più ostetriche”. Nella modalità eco-guidata invece la sonda ecografica è munita di un ago guida, che sul monitor risulta come una linea in tratteggio e indica la traiettoria da seguire per raggiungere il bersaglio. Imparare l’autoipnosi permette ai bambini di gestire parzialmente o totalmente le componenti sensoriali ed emotive del dolore, soprattutto quello legato all’utilizzo di una linea centrale in oncoematologia pediatrica.

Dopo la nascita, dicono a lei e alle altre ricoverate nella stessa stanza che le avrebbero somministrato qualcosa per placare il dolore, ma anche in questo caso le ore passano senza che accada nulla.Dopo dodici ore, le viene somministrato un antidolorifico: “Fortunatamente ci sono stati dati cibo e bevande ma non ho potuto vedere mio figlio per due giorni perché nessuno poteva ottenere una sedia a rotelle per me e mi è stato detto che erano troppo occupati per venirmi prendere”. L’indagine del sito Mumsnet su circa 1.220 nuove madri rivela che il 45% di loro si è sentita abbandonata, il 61% non ha ricevuto cibo e il 22% è rimasta senza bere acqua. Secondo un nuovo sondaggio effettuato nel Regno Unito, migliaia di nuove madri sono rimaste senza sollievo dal dolore, cibo e acqua nei reparti di maternità e una su cinque sostiene di essere psicologicamente turbata tanto da non volere altre gravidanze. Storie di madri traumatizzate nei reparti maternità in Inghilterra: è il caso ad esempio di Kelly Derry, la 29enne che aveva partorito la figlia 18 ore prima, ma l’epidurale - l’iniezione di anestetizzante - stava finendo il suo effetto e lei aveva dolori terribili. Un altro dato sconcertante parla di 1.400 errori nei reparti maternità ogni settimana.

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